mercoledì 17 dicembre 2008

Mh... non sarà che ho sbagliato lavoro?

Chiunque sia uno smanettone penso che condividerà questi 10 buoni motivi per non fare assistenza informatica a gente che nemmeno conosci, o che per strada a stento ti saluta...

Se lavori nell’ambiente informatico, avrai sicuramente un tuo gruppo di persone a cui ti sei ritrovato a fare assistenza, tuo malgrado. 
Non ti ricordi come è successo, ma una volta hai montato un masterizzatore a un amico, hai creato un sito per uno zio, hai reinstallato il sistema operativo a un tuo ex compagno di scuola, hai aiutato il figlio del vicino a fare una ricerca su wikipedia… sempre gratis. 
Tu te ne sei scordato il giorno dopo... Ma loro no. 

Ecco 10 motivi per cui non dovevi farlo:
  1. Diventi automaticamente disponibile sempre e per sempre; a qualunque ora del giorno e della notte, ovunque tu sia: al lavoro, sotto la doccia...
    "Pronto, ciao ti disturbo?"
    "Beh in questo momento sono in barca in ferie..."
    "Ah... ma tanto tu fai presto in queste cose. Senti ho il computer che quando lo accendo mi da errore 000×32F33. Cosa può essere? Sono disperato..."
    "Si, ma sono in mezzo al mare"
    "Va bene. Dimmi cosa devo fare..."
  2. Diventi oggetto di una catena di passaparola selvaggio.
    "Aspetta che lo chiedo a un mio amico, lui di sicuro lo sa. Poi è molto alla mano e se ha tempo ti da una mano volentieri."
  3. Diventi automaticamente il responsabile e amministratore del PC
    "Ti ricordi che l’anno scorso mi avevi installato quel programma per vedere i filmati? Ecco, stamattina, vado ad accendere il PC e non si accende più, cosa può essere successo? Non è che hai fatto qualcosa di strano?"
  4. Devi conoscere tutti i programmi e tutti i sistemi operativi esistenti sul pianeta. Da Blender al GWBASIC, da Windows ME alle più improbabili distro di Linux. Dovrai saper fare tutto di tutto: non sono ammesse lacune per chi "conosce il computer"
    "Senti, scusa se ti disturbo, ma ho un problema: come faccio ad importare un audiolibro con Itunes?"
    "Guarda, mi dispiace, ma non ho l’Ipod e Itunes non lo conosco"
    "Dai che tu ci capisci di sicuro più di me. In due minuti tu fai tutto..."
  5. Diventi, per esteso, la prima persona da consultare per tutto ciò che funziona a corrente elettrica
    "Ciao, scusa se ti disturbo, ma ho l’home theatre della sala che non funziona più bene. Tu guardi anche quelle cose lì? Perchè è da qualche giorno che si sente un fruscio dal vufer e magari bisogna solo cambiare un fusibile..."
  6. Vieni visto come uno spacciatore di hardware
    "Ciao, scusa se ti disturbo, volevo comprarmi un PC portatile, tu non è che hai delle bazze?"
    "No"
    "Come no? Lavorando nei computer vuoi che non ti passi sotto mano qualche occasione? Beh se hai qualcosa fammelo sapere, intanto mi daresti un’occhiata a dei preventivi che mi sono fatto fare?"
  7. Devi sempre navigare nell’ignoto.
    "Ciao, scusa se ti rompo, ma il PC non va più"
    "Come non va più? Non si accende o cosa?"
    "No no, si accende ma poi non va"
    "Cos’è che non va? Il sistema operativo?"
    "Io non ci capisco mica niente... non va"
    "Ma che sistema operativo hai?"
    "Cosa vuoi che ne sappia io che sistema operativo ho....cos’è il sistema operativo? Dove devo leggere? Guarda, fai prima se vieni qua a dare un’occhiata, aspetto, vai tranquillo, va bene anche stasera dopo il lavoro..."
  8. Lavorarai sempre gratis... se va bene!
    Al di là di qualche caffè offerto, non vedrai mai un soldo. Di sicuro, però, ne spenderai: viaggi, telefonate, probabilmente anche cavetti, vecchi componenti, batterie, viti, ecc...
  9. Grazie alla tua disponibilità, sarai sempre sottovalutato e verrai classificato al massimo come "smanettone".
    I "tecnici", quelli veri, fanno le stesse cose che fai tu (forse con meno cura), ma prendendo 80 euro all’ora, saranno visti come semidei.
  10. Serve davvero un decimo motivo?


martedì 16 dicembre 2008

Inserire AdSense in mezzo ai post su Blogger

Ieri mi stavo chiedendo come mai, in alcuni siti, vedo annunci Google Adsense in mezzo ai post, mentre su Blogger non riesco a farlo. Dopo un po' di ricerca ho trovato in giro dei pezzi di codice per inserire gli adsense nel mezzo dei post di Blogger (senza, ovviamente, violare i regolamenti del programma Google Adsense). Ho trovato diversi codici, alcuni funzionanti, altri no. Paradossalmente quelli che non funzionavano erano quelli con l'idea più carina, ossia di inserire il codice adsense non in un punto a caso del post (tipo a metà) ma in un punto prestabilito dall'autore del post, per esempio proprio qui sotto:

Così ho preso spunto dai vari pezzi di codice trovati in rete e, con le mie modeste (ma veramente modeste) conoscenze javascript ho apportato le modifiche per fare quello che voglio io. Ecco le istruzioni per inserire i vostri adsense in mezzo ai post di blogger:
  1. Andate su "Layout" -> "Modifica HTML" e mettete il segno di spunta su "Espandi i modelli widget"
  2. Cercate il testo "<data:post.body/>" all'interno del codice
  3. Cancellate il testo "<data:post.body/>" e sostituitelo col codice seguente:

    <div expr:id='"aim1" + data:post.id'>
    </div>

    <div expr:id='"ads" + data:post.id' style='text-align:center; clear:both;'>
    <!-- Codice Google -->
    </div>

    <div expr:id='"aim2" + data:post.id'>
    <data:post.body/>
    </div>

    <script type='text/javascript'>
    <!--
    var obj0=document.getElementById("aim1<data:post.id/>");
    var obj1=document.getElementById("aim2<data:post.id/>");
    var s=obj1.innerHTML;
    var r=s.search(/\x3C!-- adsense --\x3E/igm);

    if(r>=0) {
    obj0.innerHTML=s.substr(0,r);
    obj1.innerHTML=s.substr(r+16);
    } else {
    document.getElementById("ads<data:post.id/>").innerHTML="";
    }
    //-->
    </script>

  4. Inserite il pezzo di codice che vi ha fornito Google nell'apposita sezione
  5. Salvate il modello
  6. Finito! Ogni volta che vorrete inserire un adsense nel vostro post, sarà sufficiente inserire il testo "<!-- adsense -->" nel punto esatto in cui volete posizionare l'annuncio.
Una piccola avvertenza: quando andrete ad inserire il codice fornito da google, dovrete avere l'accortezza di codificarlo, altrimenti non funzionerà (questa operazione comunque non viola i termini del servizio di google adsense in quanto, nell'html finale, il codice comparirà esattamente come vi è stato dato da google, carattere per carattere). Per esempio, se il mio codice adsense è questo:

<script type="text/javascript"><!--
google_ad_client = "pub-XXXXXXXXXXXXXXXX";
google_ad_host = "pub-XXXXXXXXXXXXXXXX";
/* 336x280, creato 15/12/08 */
google_ad_slot = "XXXXXXXXXX";
google_ad_width = 336;
google_ad_height = 280;
//-->
</script>
<script type="text/javascript"
src="http://pagead2.googlesyndication.com/pagead/show_ads.js">
</script>

Dopo la codifica sarà così:

&lt;script type=&quot;text/javascript&quot;&gt;&lt;!--
google_ad_client = &quot;pub-XXXXXXXXXXXXXXXX&quot;;
google_ad_host = &quot;pub-XXXXXXXXXXXXXXXX&quot;;
/* 336x280, creato 15/12/08 */
google_ad_slot = &quot;XXXXXXXXXX&quot;;
google_ad_width = 336;
google_ad_height = 280;
//--&gt;
&lt;/script&gt;
&lt;script type=&quot;text/javascript&quot;
src=&quot;http://pagead2.googlesyndication.com/pagead/show_ads.js&quot;&gt;
&lt;/script&gt;

Per codificare potete utilizzare questo comodo strumento.
Come potete notare dal codice sopra, questo trucco permette di inserire l'adsense in un punto preciso nel post e, nel caso non venisse inserita l'etichetta, l'annuncio non verrebbe visualizzato (si noti la parte "else" del codice javascript che cancella la parte di codice dove risiede l'annuncio).
Questa è stata la mia scelta personale. Può però darsi che altri abbiano idee diverse. Per esempio, si potrebbe voler fare in modo che, se l'etichetta non viene trovata, si pubblichi comunque l'annuncio, magari arbitrariamente a metà del post. Per fare ciò è possibile usare questa versione leggermente modificata del codice javascript (premetto che non l'ho testata):

<script type='text/javascript'>
<!--
var obj0=document.getElementById("aim1<data:post.id/>");
var obj1=document.getElementById("aim2<data:post.id/>");
var s=obj1.innerHTML;
var r=s.search(/\x3C!-- adsense --\x3E/igm);

if(r>=0) {
obj0.innerHTML=s.substr(0,r);
obj1.innerHTML=s.substr(r+16);
} else {
var t=s.substr(0,s.length/2);
var sp=t.lastIndexOf(" ");
if(sp>0) {obj0.innerHTML=s.substr(0,sp);obj1.innerHTML=s.substr(sp+1);}
}
//-->
</script>

Ovviamente è possibile modificarla anche in modi più complicati a seconda delle specifiche esigenze, il limite è dato solo dalla fantasia.

lunedì 15 dicembre 2008

Usb 3.0: Più veloce della luce!

O, per lo meno, più veloce di prima. Con i suoi 5 Gbit/s su collegamento bidirezionale (contro i 480 Mbit/s del suo predecessore), il nuovo protocollo USB 3.0 decuplica la velocità teorica di trasferimento dati.
Da quando, il 12 Novembre 2008, sono uscite le specifiche definitive, molti tra i maggiori produttori di hardware e software hanno iniziato a sperimentare seriamente su questo nuovo protocollo, per produrre le periferiche che dovrebbero essere pronte, secondo le previsioni, entro la metà del 2009.
Fresco Logic è stata, nell'agosto di quest'anno (prima quindi del rilascio ufficiale delle specifiche) la prima azienda a mettere in piedi un sistema di trasferimento dati basato su USB 3.0. Lavorando in collaborazione con i membri dell'USB 3.0 Promoter Group, hanno realizzato una piattaforma di sviluppo hardware che si collega al PC tramite una porta PCI Express. Tale piattaforma è basata su una scheda PCI Express equipaggaita con un FPGA Xilinx Virtex-5, utilizzato per implementare il protocollo USB SuperSpeed (questo il nome commerciale della versione 3.0 del protocollo). Tenuto conto del contollo di flusso, della frammentazione dei pacchetti e dall'overhead causato dai vari livelli del protocollo, la velocità misurata dal dispositivo è stata di 369 Mb/s, a fronte di un limite teorico di circa 596 Mb/s (che però non tiene conto degli overhead di cui sopra).


Allo stato attuale delle cose, non è ancora stato prodotto un driver, a causa, da un lato, del fatto che le specifiche xHCI non sono ancora ufficiali e dall'altro che l'implementazione di un driver è cosa ben più articolata della sola implementazione del protocollo.
Mircosoft® ha annunciato che il supporto USB 3.0 sarà presente a partire da Windows 7.0, mentre per Linux le cose dovrebbero procedere un po' più in fretta, arrivando ad avere un supporto entro i primi mesi del 2009.

OpenSolaris 2008.11: prime impressioni

Leggo con interesse questo articolo su Punto Informatico, in cui si parla della nuova release di OpenSolaris, sistema operativo Unix basato sul codice (aperto in tempi recenti) di Solaris.
Confesso che conoscevo poco questo prodotto, forse anche perché i miei pregiudizi (perché di pregiudizi bisogna parlare, credo) volevano OpenSolaris relegato alla famiglia dei SO dedicati a uso server.
Ma, se qualcuno decide di raccogliere il guanto della sfida lanciato dalle varie distro di Linux, anche in ambito desktop, direi che vale la pena provarlo.
Anticipo subito che questo post non vuol essere una recensione, anche perché le prove si sono limitate a un fine settimana e con hardware non certamente adeguato (l'ho testato su un vecchio PC con processore Athlon mentre avrei dovuto usare un multiprocessore). Lo scopo è quello di fornire le mie prime impressioni per coloro i quali desiderassero provarlo.
Impressioni che, devo dire, non sono state positive. Ma iniziamo dal principio.
Premetto che ho due HD sul detto PC, uno dei quali montava una vecchia Ubuntu. Decido quindi di installare OpenSolaris sul secondo HD e così faccio.
Al di là del fatto che l'installazione dura un sacco, ma veramente un sacco di tempo, dopo aver riavviato... non parte!
In pratica non ha installato correttamente il boot loader, perciò partiva sempre la vecchia Ubuntu, non c'era modo di far partire OpenSolaris.
Non volendo impazzire con questo problema, decido di reinstallare sull'altro HD, tanto (e questo è un pregio dell'installer) l'installazione è quasi totalmente automatica, dopo aver inserito i dati necessari all'inizio.
Finalmente riesco ad avviare la macchina col nuovo SO e qui inizaimo già con le delusioni. Trattandosi di hardware abbastanza datato non mi aspetto problemi di sorta, invece già noto che non mi viene vista la scheda audio (integrata nella MB, niente di fantascientifico).
Faccio qualche prova, carico il browser, navigo un po', apro e chiudo applicazioni, le solite operazioni di routine, insomma.
Le prestazioni? Deludenti.
E' vero che la macchina è vecchia e il sistema operativo è nuovo (quindi ragionevolmente calibrato su hardware attuale) ma è troppo lo stesso.
Allora, decido di fare la prova del nove e, dopo aver testato bene OpenSolaris, decido di installare Ubuntu 8.10, per fare un confronto.
Non ci sono paragoni, Ubuntu ha visto subito tutto l'hardware, si è caricata e installata in molto meno tempo e i tempi di reazione del sistema operativo sono molto al di sotto di quelli dello "sfidante".
In conclusione: dubito fortemente che, di fronte a simili prestazioni, OpenSolaris sia in grado, allo stato attuale, di sfidare qualche distro desktop-based, tanto meno linux, tanto meno Ubuntu. Forse, sotto il profilo dell'interfaccia, potrebbe sfidare FreeBSD, ammesso che ne riesca a pareggiare le prestazioni (eh sì: già che c'ero ho provato pure quello, per avere un confronto con un'altro sistema Unix).

venerdì 5 dicembre 2008

Acid3? Fallo anche te!

E' da poco uscito un nuovo browser (Chrome) e subito tutti a fare test di vario genere. Non è scopo di questo post far vedere come chrome sia superiore agli altri browser sotto molti aspetti (lascio a voi di cercare tutti gli articoli del caso, per altro di gran lunga precedenti a questo).
Voglio invece focalizzarmi su un aspetto che ho trovato particolarmente interessante di tutti i test che ho trovato in giro: il test ACID3.
Di questo test devo dire che, dopo averlo provato, ho capito che lo stavo cercando da un po' di tempo. Infatti, io sono sempre stato un fanatico degli standard e credo che un browser debba essere sempre progettato sulla base degli standard, per favorire l'interoperabilità e la libera concorrenza.
Cosa fa questo test? Semplicemente fa una serie di operazioni in una pagina web, operazioni rigorosamente standard (dove per standard intendo W3C compliant), alla fine delle quali, se tutto è andato a buon fine (ossia se il browser è 100% W3C compliant), l'utente dovrebbe vedere una pagina identica, pixel per pixel, a un'immagine di riferimento: questa

La mia prima sorpresa è stata che nessuno dei browser in mio possesso (Firefox 3.0.4, Chrome 0.4.154.29, IE 7.0.5730.13) ha superato a pieno il test, neanche il mio amatissimo Firefox (che però in questo periodo sto "tradendo" con Chrome) che è sempre stato attento agli standard. Ma la sorpresa ancora più grande (diciamocelo, mi sono fatto quattro grasse risate) è stata quando ho fatto il test ACID3 su IE7.

Sapevo che IE7 non è famoso per essere conforme agli standard, ma mi mancava un riscontro "visivo" della cosa. Ebbene, ora ce l'ho! :D
Ecco i risultati sui miei 3 browser. Inizio di Firefox, il quale, nonostante non abbia ottenuto il punteggio pieno, è stato quello che ha ottenuto la migliore resa grafica (come punteggio invece è stato Chrome). Ecco il risultato in Firefox:

Aggiungi immagineMah, insomma, caro il mio Firefox, un po' mi hai deluso, solo 71/100!! Però tutto sommato, a parte i colori e qualche leggera sbavatura te la sei cavata... alla fine sei sempre il migliore. Come si dice, "nel paese dei ciechi chi ha un occhio solo è il re".
Passiamo adesso al "neonato" Crome:

Mah... che dire... il numero indicherebbe un risultato anche migliore di Firefox (78 contro 71), anche se, dal punto di vista grafico, i numeri non sembrano rispecchiare la "gradevolezza". A occhio sembra peggio di Firefox, ha azzeccato un colore ma ha clamorosamente sbagliato un nero, oltre ad aver lasciato un disegno assai buffo in mezzo allo schermo. Però, devo dire, per essere un neonato mica se la cava male questo Chrome, eh? ;)
Adesso però veniamo alle note dolenti: IE7

Come posso commentare? Praticamente un pugno nell'occhio. Punteggio? Bah, sembrerebbe 12, ma in questo caso non c'è bisogno di un numero per capire che IE7 è proprio indietro...
Coraggio Microsoft, puoi fare di meglio!!!

lunedì 27 ottobre 2008

Giochiamo al Ninja?

In questi giorni sto diventando matto per un giochino stupidissimo trovato in rete: il ninja.
Ecco il link:
http://www.harveycartel.org/metanet/
Si tratta di guidare il ninja attraverso schemi sempre più difficili. Ci sono 100 livelli, per cui la longevità è assicurata. La grafica è abbastanza povera ma a me piace moltissimo
Buon divertimento!
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